|
Track list:
G.VERDI Trascrizioni del 19° secolo per oboe e pianoforte 1. R.De Stefani : Il Trovatore- Fantasia (Prima registrazione mondiale) 2. D.Lovreglio : Un Ballo in Maschera - Fantasia 3. G.Daelli : Rigoletto -Fantasia 4. G.Gariboldi : La Traviata - Mosaico 5. R.De Stefani : Attila - Divertimento 6. R.Parma : Rigoletto - Pot-Pourri Gianfranco Bortolato, Oboe Roberto Arosio , Pianoforte |
PASSIONI SCRITTE E DA ASCOLTARE
La bellezza di "Amor sull’ali rosee” del Trovatore o di “Tutte le feste al tempio” dal Rigoletto svanisce se non c’è la Callas a cantarla? L’oboe di Bortolato e il pianoforte di Arosio, bravissimi e sensibilissimi, ci danno memoria certa di qualcosa di imponderabile, che è senza dubbio, ancora la bellezza di Verdi e della sua musica.
Le preziose trascrizioni di Verdi rivivono nella registrazione dei due giovani solisti
(Enzo Siciliano - Il Venerdì di Repubblica 22/10/'99)
La bellezza di "Amor sull’ali rosee” del Trovatore o di “Tutte le feste al tempio” dal Rigoletto svanisce se non c’è la Callas a cantarla? L’oboe di Bortolato e il pianoforte di Arosio, bravissimi e sensibilissimi, ci danno memoria certa di qualcosa di imponderabile, che è senza dubbio, ancora la bellezza di Verdi e della sua musica.
Le preziose trascrizioni di Verdi rivivono nella registrazione dei due giovani solisti
(Enzo Siciliano - Il Venerdì di Repubblica 22/10/'99)
“Disco piacevolissimo che conquista durante l’ascolto. Gli interpreti sono molto musicali e capaci di individuare un’idea esecutiva credibile che unisce una distesa contabilità ad una divertita brillantezza nei passi virtuosistici. Il pianista possiede un tocco molto bello ,vario e attraverso una viva fantasia musicale rende credibili queste pagine dal sapore quasi sempre orchestrale.
L’oboista è prontissimo strumentalmente, brillante, dotato di indiscutibile facilità tecnica e capace di delicati e sensibili cantabili. Quello che fa la differenza con altre simili proposte è che all’ascolto si ha la sensazione di un prodotto finito, non la solita registrazione di rarità fatta tanto per fare un disco,come spesso capita di ascoltare.
I brani qui sono stati studiati e danno l’idea di essere stati anche meditati dagli interpreti non solo da un punto di vista squisitamente strumentale. La varietà di sfumature pianistiche e l’espressività dell’oboista ci danno l’idea di musiche suonate con amore e anche nei passaggi più brillanti rimane una certa compostezza molto gradita.
Siamo grati agli interpreti che sottolineano con affettuosa comprensione ogni diverso aspetto di queste pagine”
(Enrico Meyer — CD Classica Ottobre ‘99)
.
L’oboista è prontissimo strumentalmente, brillante, dotato di indiscutibile facilità tecnica e capace di delicati e sensibili cantabili. Quello che fa la differenza con altre simili proposte è che all’ascolto si ha la sensazione di un prodotto finito, non la solita registrazione di rarità fatta tanto per fare un disco,come spesso capita di ascoltare.
I brani qui sono stati studiati e danno l’idea di essere stati anche meditati dagli interpreti non solo da un punto di vista squisitamente strumentale. La varietà di sfumature pianistiche e l’espressività dell’oboista ci danno l’idea di musiche suonate con amore e anche nei passaggi più brillanti rimane una certa compostezza molto gradita.
Siamo grati agli interpreti che sottolineano con affettuosa comprensione ogni diverso aspetto di queste pagine”
(Enrico Meyer — CD Classica Ottobre ‘99)
.
(Un compact disc per gli amanti dell'opera-Toscana oggi)